mercoledì 31 dicembre 2014

Menù di Natale 2014


Natale 2014 Ristorante “Bar Sport”


Antipasti misti della casa  

              





Primi piatti     


Ravioli ripieni di verdura e ricotta, al burro salvia e pinoli, oppure al ragù.

Troffiette con fagiolini al pesto oppure con sugo di verze rosse


Risotto con porri e salsiccia


Penne al sugo rosso di erbe aromatiche
 
Tegame di melanzane pesto e formaggio

Orzotto con erbe aromatiche e funghi secchi

                                            Crema di zucche gialle con gorgonzola e crostini

 

Zemin di ceci

Zuppa di cipolle
 
Zuppa di cavolo nero
 



     
 



Secondi di pesce  

Stoccafisso in umido con patate

Seppie in zemino
 


Secondi piatti di terra  

Cappone bollito con salsa verde

Misto di carni alla ligure

Coniglio al forno con olive

Roast-beef

Noce di vitello con crema di verdure

Trippa in umido con fagioli

 

Braciola di maiale alla piastra

Tenerone alla piastra

Contorni: Insalata mista, Barbabietole,Ratatouille
 

 


giovedì 25 settembre 2014

Gelato alla pesca

Nel Menù dei dolci trovi anche il gelato alla pesca... come gli altri ha la funzione di un sorbetto, rinfrescante, toglie un po' i gusti dei secondi piatti...in altre parole pulisce il palato!!!


Lo serviamo con vodka alla pesca oppure un po' più amabile con il vino “Porto”













Gelato ai frutti di bosco con Gin



L'estate è già finita, anzi qui in Liguria non c'è stata una vera estate.... ma di gelati ne abbiamo serviti tantissimi!! Tra quelli che proponiamo c'è questo ai frutti di bosco con gin, che se devo essere sincera è uno di quelli che preferisco tra tutte le invenzioni di mio fratello Giancarlo, anche questo può variare, si presta bene il gelato alle more oppure il lampone. Oltre che digestivo è piacevolmente fresco nelle calde serate estive, anche se noi lo serviamo, come tutti gli altri gelati, tutto l'anno, dopo cene e pranzi succulenti..
mi ricorda un cocktail che facevamo nel bar dei “bagni Mediterranee” a Pegli: il “ gin-fizz con sciroppo di lampone”....troppo buono!!! bello da vedere e da servire! Come sempre è la qualità degli ingredienti che conta e fa la differenza!!!!!

lunedì 7 luglio 2014

Zuppetta di ceci estiva

 
 
Un altro piatto che arrichisce “la Zupperia del Bar Sport” é questa delicata ma saporita zuppetta di ceci. Anche questo primo piatto è uscito dalla creatività di Andrea.... visto e cosiderato che al primo caldo il Zemin di ceci, mitico piatto della tradizione genovese,non era più gradito perche troppo ricco e sostanzioso.....è gia stato pubblicato e lo trovi nelle zuppe...Andrea ha pensato di non smettere di usare i ceci, ma di proporli in una versione leggera e gradevole pur mantenendo il loro graditissimo sapore.
Come sempre è fondamentale la qualità dei prodotti, quindi, se vuoi provare a farlo dovresti scegliere bene i ceci: assolutamente secchi e non in scatola, non troppo piccoli.... abbastanza chiari e se trovi dentro qualche pietra che assomiglia a un cecio... forse è meglio che cambi fornitore...
 
Li metti a bagno, la sera prima, in tanta acqua, più o meno una volta e mezzo il volume dei ceci, con sale fine abbondante o se ti trovi meglio con bicarbonato.
Il giorno dopo li scoli, li sciaqui e li rimetti nella pentola con abbondante acqua, sale q.b.
 
 
 
Aggiungi un bel trito di aglio, prezzemolo, e tutte le erbe aromatiche che hai a disposizione: salvia, rosmarino, alloro, timo santoreggia,origano e fai cuocere tutto insieme per almene due ore,
senza toccarlo più.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quando vedi che i ceci sono morbidi e setosi è pronto. Se vuoi la zuppa piu densa puoi farla cuocere di piu in modo che qualche cecio si sciolga oppure puoi frullare tu una parte di ceci. Noi preferiamo lasciarli tutti interi
 
 
 
 
 
 
 

martedì 6 maggio 2014

Marmellata di Kumquat




È finito il lungo ponte di Pasqua, 25 aprile e primo maggio e ora si ritorna al solito ritmo di lavoro, ma tanto per non stare troppo tranquilli abbiamo pensato bene di avventurarci nella marmellata di kumquat, che non sarebbe poi così lunga da farsi, ma io ho pensato bene di togliere i noccioli a ogni frutto...... E quindi uno per volta.....una tragedia!!!!! Non finivano mai!!!!
Ne valeva la pena però!!!! ho perso tempo prima ma l'ho recuperato dopo!!

Come procedimento ho usato lo stesso della marmellata di arance e di limoni, anche se su tanti altri blog vengono descritti metodi molto più veloci.

Dopo averli lavati bene anche se non sono per niente trattati e tolti i noccioli sono rimasti a bagno in acqua, tanta da coprili appena, per 24 ore.....li ho fatti cuocere nella loro acqua per solo 15 minuti circa, passate altre altre 24 ore , ho pesato i frutti con la loro acqua di cottura e ho aggiunto lo zucchero: circa 600 g. ogni chilo di composta. Ho fatto cuocere il tutto con fuoco vivace, ma rimestando continuamente per non farla attaccare alla pentola.












Il kumquat cresce bene in Liguria, e originario del Giappone ma arriva anche dalla della Cina, infatti sono chiamati “ mandarini cinesi”, sono dolci ma lasciano un buon retrogusto aspro come gli agrumi in genere.
Girando e rigirando su diversi siti, riporto di seguito le notizie più interessanti che ho trovato:

"I frutti del kumquat sono ricchi di potassio, vitamina C ed A, acido folico e minerali come il potassio, il magnesio ed il calcio e sono  ottimi digestivi se consumati a fine pasto. Egualmente, sono ricchi di carotenoidi, responsabili del colore caratteristico e conosciuti per le loro proprietà.  Egualmente, questa frutta possiede quantità apprezzabili di fibra dietetica.
Il kumquat si può consumare fresco, al naturale e con la buccia, che ha un sapore più dolce rispetto alla polpa acidula. Lo si utilizza per farne canditi, marmellate e macedonie, o per produrre succhi di frutta. Una ricetta classica abbina il kumquat alla carne d’anatra. Con la macerazione dei kumquat nella vodka o in altro spirito si ottengono ottimi liquori. Nelle Filippine si usa aggiungere kumquat al tè, sia caldo che freddo. In Vietnam, invece, sono molto diffusi i bonsai di kumquat a scopo decorativo".
Non so ancora in quali dolci impiegheremo questa deliziosa marmellata,vedremo qualcosa ci verrà in mente!!!!!!



sabato 8 marzo 2014

Salame dolce con crema alla vaniglia e marmellata amara di limoni



Il rotolo o salame dolce si può fare in moltissimi modi, con marmellate, con la nutella forse è il più popolare, con creme varie e con tipi di pasta diversa.

Io ho cominciato a farlo molti anni fa con la marmellata di prugne rosse, buonissime, non troppo dolci, anzi piuttosto aspre, che raccoglievo dagli alberi di mia cognata, senza nessun tipo di trattamento!!.... ma quegli alberi purtroppo non ci sono più. Continuo a farla con altre prugne...ma non è più buona come prima.
Quest'anno ho provato a fare la marmellata di limoni...un po' acerbi,ma erano talmente belli e profumati che ho dovuto per forza usare anche la buccia. Il procedimento è lo stesso della marmellata di arance che ho pubblicato nel gennaio dello scorso anno.

 
 
 
 
 
 
Invece la ricetta dell'impasto l'ho trovata sul libro “Natale in Liguria” che mi era stato regalato da un giornalista del “Secolo x1x” molti anni fa.

In questo bellissimo libro di Renzo Bagnasco e Nada Boccalatte, vengono descritti i menù

tipici di Natale di ogni paese ligure da Castelnuovo Magra a Ventimiglia, illustrati da cartoline di auguri e letterine di Natale risalenti dall'inizio alla metà del '900.

 

E' dal menù di Ventimiglia che ho preso questa ricetta molto facile ma soprattutto leggera:
per circa otto persone: 4 uova più fresche possibile
250 g. di farina
200/220 di zucchero
1 + 1/2 bustina di lievito per dolci
buccia di limone o di arancia
Sbatti le uova con lo zucchero poi aggiungi gli altri ingredienti. 
Foderi un tegame di cm. 25 per 40 con la carta da forno, lo ungi con burro morbido e stendi l'impasto ottenuto aiutandoti con un cucchiaio 
 
Metti nel forno caldo, 180°, per 12 o 15 minuto. Deve essere cotto e dorato. Intanto stendi sul tavolo una salvietta leggermente bagnata e la spolveri con zucchero
 
 
 

. Quando è pronto il pandispagna, lo capovolgi sulla salvietta, togli la carta da forno e spalmi la crema coprendolo completamente. E qui le cose si complicano un pochino perchè devi riuscire ad arrotolare il tutto possibilmente senza romperlo, lo avvolgi bene nella salvietta e lo lasci riposare per parecchie ore in modo che prenda la forma del rotolo.
Togli la salvietta lo spolveri con zucchero a velo e lo puoi servire.
A volte il pandispagna mi rimane troppo alto e cerco di tagliarlo a metà con un coltello lungo e sottile, ma c'è il pericolo che mentre lo arrotoli si formi qualche buco.... non preoccuparti quando lo srotoli lo copri con lo zucchero... è bello lo stesso!!!!! 

La ricetta della crema l'ho trovata su un blog di cucina del quale purtroppo non ricordo il nome:
300 ml. di latte
200 ml.di panna liquida fresca
2 bacelli di vaniglia
4 tuorli d'uovo
125/130 zucchero
40 g. fecola di patate

 
Io ho la fortuna di poterla fare nel Bimbi e quindi metto tutti gli ingredienti a cuocere per 8 minuti a 80° velocità 4
Altrimenti metti il latte, la panna e i bacelli di vaniglia a cuocere in una pentolina per circa un minuto. Intanto sbatti le uova con lo zucchero, aggiungi la fecola e poi il latte intiepidito, sbatti bene e rimetti a cuocere per altri 4 minuti.

 Aggiungi tre o quattro cucchiai di marmellata di limoni, se la marmellata ti è venuta molto amara come la mia aggiungi un pò più di zucchero sia nel pandispagna che nella crema.
 
 

 
 


martedì 28 gennaio 2014

Zuppa di cavolo nero




Il cavolo nero è un ortaggio usato prevalentemente in toscana nella famosa minestra: la ribollita. E' caratterizzato da foglie molto lunghe verde scuro e molto bollose, è privo di gemma centrale. Ha un sapore più deciso rispetto alle altre varietà di cavoli e non solo viene cucinato ma si può anche consumare tagliato fine e aggiunto ad altre insalate come radicchio, rucola o lattuga. E' molto ricco di sali minerali e vitamine soprattutto la “C”.
Considerato come una riserva di risorse benefiche per l'inverno, è anche ricchissimo di antiossidanti e antinfiammatorio utile contro distorsioni, tumefazioni e infiammazioni osteoarticolari.



 
E' molto facile da relizzare questa buona zuppa.
Oltre al cavolo nero ti serve: 
burro, farina, acqua o brodo
Dopo aver lavato accuratamente le lunghe foglie, le tagli piuttosto sottili.
Intanto in una pentola abbastanza grande fai sciogliere un bel pezzo di burro....
poi passi al setaccio la farina e la mischi al burro facendo attenzione che non si formino grumi.


Aggiungi abbondante acqua, oppure se preferisci puoi usare il brodo, noi preferiamo usare solo acqua perché il cavolo nero ha un sapore molto deciso.

Fai cuocere la zuppa per un'ora o un'ora e mezza, dipende dalla quantità, comunque lo vedi chiaramente quando il cavolo è ben cotto e la minestra si è addensata.

Ogni porzione la metti in un coppino da forno, aggiungi un crostino e una o due fettine di Emmental, la fai gratinare bene al forno e la porti in tavola.




mercoledì 1 gennaio 2014

Menu' S. Silvestro 2013 - 2014

Menù S. Silvestro 2013 – 2014


Antipasti misti della casa


 


 
















Primi Piatti         
Ravioli ripieni di spinaci e ricotta al burro salvia e pinoli
Penne alla francescana
Troffiette al pesto o con sugo bianco di carciofi
Risotto con cavolo nero e salsiccia
Tegame di melanzane e salsiccia
Orzotto con erbe aromatiche e funghi secchi
Crema di lenticchie con gorgonzola e crostini
Zemin di ceci
Zuppa di cipolle

 









piatti di pesce

Frittelle di baccalà
Stoccafisso in umido con patate
Seppie in zemino
Orata alla piastra
Pesce spada alla piastra

 


Secondi di terra
Misto di carni alla ligure
Coniglio al forno con le olive
Roast-beef
Noce di vitello con crema di verdure
Cima arrosto con salsa calda di funghi

Contorni: insalata mista, barbabietole, ratatouille, finocchi crudi in insalata.