Il giorno
01/07/1982 cominciava la mia nuova vita a Cisano.
Non mi manca
Pegli anche perché non è poi molto lontano, ci sono tutti i miei parenti, gli
amici , ma casa mia è qui...qui c'è tutto quello che siamo riusciti a costruire
in questi trenta anni.
L'icona del Bar
Sport è mio fratello Giancarlo che ha un carattere molto dolce con i clienti
e cerca sempre di accontentare tutti e tutti lo adorano per il suo modo di fare.
È sempre stato così anche quando avevamo i bagni a Pegli, un sorriso SINCERO
per tutti.
Io sono sempre stata un po' più timida, i primi anni soprattutto avevo la paura delle critiche negative ed ero talmente impegnata nella buona riuscita dei piatti che cucinavo e non mi curavo del rapporto con chi cominciava a frequentare il locale.
Per fortuna mio fratello Andrea aveva la passione della cucina, già da piccolo. si divertiva con le pentole ( foto a sotto) .
Mentre frequentava la scuola alberghiera Marco Polo di Genova veniva a lavorare con me ai fornelli. Questo, oltre che darmi sicurezza mi permetteva di imparare molte cose. Pur essendo uscito dalla scuola con borsa di studio e nonostante gli abbiano proposto di lavorare in ristoranti famosi, lui ha preferito lavorare con noi e continuare con la cucina genovese e ligure, piatti che mangiavamo a casa e che sono ancora oggi nel menù. Siamo insieme da tutti questi anni e tra un bisticcio una risata uno scherzo e molte brutte figure andiamo avanti.
Il primo anno è stata un pò una tragedia perché eravamo quattro soci, ma veramente interessati a questo lavoro eravamo solo Gian io e Andrea che allora era ancora un ragazzino..... 17 anni, per noi era piccolo.
In poco tempo siamo rimasti Giancarlo in sala e io da sola in cucina... Io da sola in cucina! Che non ero capace a bollire una patata e non distinguevo il pollo dal vitello.... però sapevo fare bene il PESTO. Da piccola salivo su una sedia per arrivare al tavolo e la nonna mi faceva pestare il basilico in quel mortaio che è ancora oggi su una mensola in sala...
In quel mortaio tra l'altro ho cominciato a fare l'agliata per il fegato, ma quando mi sono resa conto che il marmo si stava corrodendo paurosamente ho preferito fare l'agliata nel frullatore.(quanti frullatori abbiamo già consumato!!!!). A ottobre dell' 83, quando abbiamo riaperto dalle ferie, io sono rimasta completamente sola a cucinare e questo è
stato un momento
veramente importante per me perché o mollavamo tutto o andavamo avanti. Gian mi
dice: proviamo due mesi e vediamo come va a finire!. Avevamo anche il bar
aperto allora e forse è quello che ci ha permesso di provare con il ristorante.
Tra un minestrone, una pasta al pesto e una al ragù sono passati i primi due
mesi, i piatti tornavano indietro puliti, ma soprattutto tornavano i
clienti!!!! E allora vai! sotto la pressione di Giancarlo ( io avevo molta
paura), provavo piatti vecchi di casa: le trippe...lo stoccafisso accomodato,
il fegato all'aggiadda...zemin di ceci, il zemin lo abbiamo fatto la prima
volta di domenica, con Andrea , che c'era un gruppo di Pegli , mamma mia che
ansia!!!!! Cuoceranno o non cuoceranno sti ceci, che sono
molto
difficcoltosi da rendere morbidi??!!??!!.. Sono cotti e il zemin è venuto
buonissimo.e .i clienti, soprattutto di Genova, erano clienti che venivano ai
bagni, con i loro complimenti ci hanno dato molto coraggio. Mi è venuto nelle
mani, rovistando tra i miei appunti di cucina, il menù del primo Natale 25/12/1983
:
C'erano 58
persone a mezzogiorno e 11 alle ore 20
Il prezzo era 20.000 lire
IL MENÙ
Antipasti:
salumi
insalata russa
vitello tonnato
vuol-au-vent con
crema di piselli
uova sul prato
con salsa aurora
formaggetta
torta pasqualina
peperonata
fegatini di pollo
alla veneziana
fondutine
Primi piatti:
ravioli con
tartufo
Cannelloni al
forno
tortellini (fatti
a mano da nostra madre) in brodo
Secondi piatti
Brasato al barolo
sotto filetto
tacchinelle alla
crema
Capretto con
carciofi.
Contorno
cipolline in
agrodolce
Dolce
panettone e
gelato
Certo che era un
menù all'insegna della leggerezza!!!!!! Eppure riuscivano a mangiare tutto..
Andrea cominciava
a sbizzarirsi e introduceva piatti che imparava a scuola. Quando usciva da
scuola partiva subito senza passare da casa a Pegli
e come scendeva
dal treno ad Albenga la prima cosa che mi chiedeva era se qualcuno aveva
prenotato per la sera. Tante volte la risposta era " no no " ma
finalmente, dopo poco tempo un pomeriggio gli dico : " stasera ci sono
OTTO persone!" e così avanti, in poco tempo siamo riusciti a creare un bel
giro. Intanto aveva cominciato a fare i famosi filetti:
“ filetto al
gorgonzola"
"filetto al
Calvados"
"filetto
all' aceto balsamico"
“ il pesce spada alla
griglia”
“ la quiche
lorraine”
“ i bigné al
gorgonzola”
Giancarlo in sala
offriva il bianco per aperitivo e cominciava con i
gelati uno dei primi è stato il limone grappa e menta poi il gelato al cocco
caramello, amaretti sbriciolati e cacao in polvere " oppure il" cocco
rum e cacao, e tutti gli altri gelati che
facciamo ancora
adesso.... La Rosa, mia cognata, lavorava in ferrovia e aveva la Linda piccola,
nonostante ciò veniva tutti i giorni all'ora del servizio, mezzogiorno e sera, tutte le domeniche e
le feste ...
Tante volte in settimana, la sera eravamo sole lei in sala e io in cucina
Giancarlo curava i clienti, ma noi ci servivamo anche 40 persone! Considerando
che erano molti i piatti cotti al momento e ogni filetto cambiavo il padellino
e così anche per il fegato all'agliata.... Per noi erano tantissime!!!!!! E' sempre stata lei ab bellire la sala con fiori, faceva delle composizioni
bellissime, le farebbe ancora adesso, ma manca sempre il tempo....
Ha sempre pensato la Rosa a tutti gli addobbi natalizi, pasquali, comunioni e
matrimoni e ha anche ricamato tutte le tende.
Ha sempre pensato la Rosa a tutti gli addobbi natalizi, pasquali, comunioni e
matrimoni e ha anche ricamato tutte le tende.
Uno dei motivi
che mi hanno invogliato a venire a Cisano era quello che potevo vedere crescere
mia nipote, a me piacciono molto i bimbi, solo che è cresciuta sotto gli occhi
in un attimo, non me ne sono neppure
accorta, improvvisamente è grande, anche lei ha frequentato la scuola
alberghiera di Alassio ed ecco che è venuta a lavorare con noi, sala, cucina un
pò ovunque, è sposata e ha due bimbi meravigliosi!!!!!!
Dopo dieci anni,
cioè nel 1992 ,quando ormai non ci speravo più ( avevo già 42 anni), è nata la
mia bimba....Marta, la gioia più grossa della mia vita!!!! e in quella
occasione, siccome avevo una pancia che non finiva più, ero troppo ingombrante
per stare in
cucina! Abbiamo
assunto Giampietro, doveva rimanere in cucina con Andrea finchè non rientravo
io. Io sono rientrata dopo neppure due mesi dalla nascita di Marta, ma
Giampietro è ancora con noi!!! Andrea ha insegnato anche a lui di tutto e di
più.
La vita va avanti veloce, la storia continua, ne succedono di tutti i colori tra incidenti, malanni, controversie varie..... Tanti anni fa mentre tiravo la pasta per fare delle tagliatelle, ho infilato nella
sfogliattrice non solo la pasta, ma anche due dita. Si sono subito appiattite come due monete, ma poi sono diventate due palle da calcetto!!!l ... Ospedale, operata a Savona in chirurgia della mano,
con la tecnica dei bottoni, per fortuna erano solo le prime falangi del medio e anulare della mano sinistra, perciò sono rientrata subito in cucina, avevo altre otto dita sane!!!!,...ma che male!! Lo
ricordo bene ancora adesso. Un giorno Giancarlo si scontra con la Rosa che stava uscendo
dalla cucina con due minestroni in mano. Dove son finiti i minestroni?... Sulle mani della Rosa! Le è venuta una bolla talmente grossa che non si poteva guardare. Un giorno mi ha chiesto di medicarla e per poco svenivo, stavo più male io di lei.
Qualche anno dopo, al mattino, arrivo a Cisano, sto per parcheggiare, mi squilla il telefono.... Andrea quasi senza voce mi dice " Dada corri per favore mi sono bruciato la faccia"..... Ho
fatto una corsa verso l'ospedale S. Corona di Pietra Ligure che neppure la polizia sarebbe riuscita a starmi dietro! Sono però arrivata nell'ingorgo dell'Aurelia ma per fortuna ho trovato una
macchina della Guardia di Finanza che mi ha aperto la strada con le sirene fino al pronto soccorso. Che paura, mi tremavano le gambe!!! Lo hanno curato talmente bene che non gli è rimasto neppure un segno, è andata benissimo così.
Giancarlo, con la sua solita ansia di far presto, voleva entrare in cucina ma è scivolato, è entrato con la testa e un braccio nel vetro della porta.....NON SI È FATTO NEMMENO UNGRAFFIO!!!!! che c......
Tanti e tanti altri piccoli incidenti, ma superati tutti.
Un'altra gran bella avventura é stata quando abbiamo rilevato un altro locale. Ci sembrava di essere in tanti e di potercela fare, ma dopo poco abbiamo capito che era meglio stare tutti assieme perché per due locali eravamo invece troppo pochi.
Ma l'avventura piú brutta é stata sicuramente quella del 2005 quando la sera tra il 28 e il 29 giugno dopo poco che eravamo rientrati a casa un amico e venuto a chiamarci
(io e Giancarlo abitiamo vicini) dicendo che il ristorante stava bruciando........non si poteva entrare a Cisano dal fumo che c'era...... Non ho parole per descrivere quella notte.....so solo che ci è venuta una forza tale che in sedici giorni siamo riusciti a rimettere il locale a posto per ricominciare....
(io e Giancarlo abitiamo vicini) dicendo che il ristorante stava bruciando........non si poteva entrare a Cisano dal fumo che c'era...... Non ho parole per descrivere quella notte.....so solo che ci è venuta una forza tale che in sedici giorni siamo riusciti a rimettere il locale a posto per ricominciare....
e i giornali dicevano che per noi l'estate era finita!!!! NO NO , punta, mazztta, idropulitrice, cemento piastrelle ... pannelli ignifughi, impianto elettrico, impianto di aspirazione.... lavoro a cottimo per tutti noi.
La cucina non esisteva più, la cappa di aspirazione lunga due metri e mezzo si era completamente sciolta, i quadri elettrici non c'erano più, la sala era completamente nera,
con lidropulitrice abbiamo tolto non soloil nero
ma anche tutte le colorazioni precedenti.
In cucina non sono scoppiate solo le piastrelle ma anche tutto l'intonaco.
Dopo che i Vigili dei Pompieri ci hanno permesso di entrare lo spettacolo che
si è presentato ai nostri occhi, sotto la luce delle torce, era veramente da incubo.
si è presentato ai nostri occhi, sotto la luce delle torce, era veramente da incubo.
Alle cinque del mattino facciamo un giro di perlustrazione e ci siamo accorti che una trave nel sottotetto stava ancora bruciando, chiamiamo nuovamente i Pompieri ma nel frattempo cerchiamo di gettare con il passamano secchi e pentole d'acqua.
In tutto questo caos siamo riusciti a ridere come matti perche tra le pentole che abbiamo passato ad Andrea che era nel sottotetto, il pentolone dove c'erano i ceci a bagno ...è con i ceci che volevamo spegnere il fuoco!!!!
Il 30 giugno in mezzo alle macerie abbiamo festeggiato i miei 55 anni spegnendo le candeline e così pure mia cognata ne ha festeggiato 56 il 2 luglio.
siete uno spettacolo! continuate cosi. Un bacio. Mara Pertuso
RispondiElimina