domenica 21 ottobre 2012

Castagnaccio


Autunno tempo di castagne,di caldarroste. Qui in campagna si comincia a sentire il profumo di legna che brucia nei caminetti o nelle stufe e a me viene tanta voglia di castagnaccio. Qualche anno fa non mancava mai nelle panetterie o nelle focaccerie, oggi lo troviamo sicuramente nelle sagre delle castagne. In Liguria si chiama anche “ panella” ma cambia nome a seconda della regione, in Toscana si chiama “baldino o pattona. E' nato proprio in Toscana nel '500.
come secondo piatto soprattutto nelle campagne dove le castagne non mancavano mai, e pare che fosse il cibo dei pastori, perché facile da portarsi dietro e molto nutriente.

Nelle altre regioni arriva attorno all' 800, oltre che prendere nomi diversi si arrichisce
conpinoli, uvetta, semi di finocchio oppure rosmarino ecc.

diventa più spesso oppure sottilissimo, più croccante o più morbido,con il latte oppure solo con acqua, con un po' di zucchero oppure senza... comunque è molto facile da fare.




In quello che vedi nelle foto ho impastato 500 g. di farina di castagne con circa 700 ml. di acqua, forse ne dovevo mettere un po' di più, un goccio di olio e 3 cucchiai di zucchero.





Ho lasciato riposare l'impasto due ore circa, poi l'ho versato nei tegami, quell di rame che uso per la farinata, ho aggiunto semi di finocchio, pinoli uvetta ammollata precedentemente in acqua. In forno a 190° per circa mezz'ora e …... mangialo subito!!!!

                                                                               



qualcuno lo accompagna con panna montata.... mica male!!!!


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