Piatto
tipico delle festività dalle numerose varietà regionali che
accomuna tutti nella sua radice:
“pane”...panettone..pandolce...pandoro...panspeziale....pangiallo
ecc. tradizioni e leggende si alternano a non finire come ad esempio
quella del marinaio veneziano che da il galeone proveniente dalle
Indie non preleva l'oro, ma solo una ricetta: il Pandoro che in
seguito apporterà, molto più del nobile metallo, benessere e gioia
ai veronesi. E' sempre leggenda quella della storia d'amore del
milanese Ughetto che innamoratosi della figlia del “pristinaro”
inventa un pane “ il pan di Tone” che rispecchia la dolcezza del
suo sentimento.
Anche
qui in Liguria il pandolce è il simbolo e grande protagonista della
solennità del S. Natale. E proprio in questa occasione si cura una
versione particolare del pandolce, la cui preparazione dura due o tre
giorni con l'impiego del “ lievito madre”..... con il lievito di
birra è un po' più veloce, ma quello che sto per descrivere è
assolutamente il più veloce, infatti “ a spedia”, come diceva la
nonna vuol dire “alla veloce”. Questo tipo di pandolce è forse
il più gustoso e sicuramente è quello che si conserva di più,
infatti pare che fosse molto utile per i marinai nei lunghi viaggi.
Sono già parecchi anni che a Natale, mia nipote Linda si avventura in questa preparazione, ma non lo fa con la tradizionale forma rotonda, bensì rettangolare, nelle telie grandi, perche riusciamo a tagliarlo meglio senza che si sbricioli troppo.
La ricetta è della nonna Giulla, quindi molto vecchia.....ma mia nipote l'ha imparata nella scuola alberghiera.....vuol dire che è un " vintage " sempre attuale...
La ricetta è della nonna Giulla, quindi molto vecchia.....ma mia nipote l'ha imparata nella scuola alberghiera.....vuol dire che è un " vintage " sempre attuale...
1 kg.
Farina 00
400 g.
zucchero
300 g.
burro fuso
400 g.
uvetta
100 g.
pinoli
200 g.
canditi misti
buccia
di arancia e di limone
2
bustine di lievito per dolci
L'uvetta viene messa a bagno nel marsala o vino porto o qualsiasi altro vino per dolci
Prima si
impasta farina uova burro e zucchero, se necessario un goccio di
latte e alla fine si aggiungono tutti i canditi.
Si da la
forma preferita, da 1 kg. Di farina escono tre pani rotondi medi,
altrimenti due più grandi come da tradizione e uno più piccolo che
normalmente serviva come assaggio prima di portarlo in tavola a
Natale
conosce bene il proprio forno! per circa un'ora
Dopo qualche giorno è ancora più buono!!!!!
Nessun commento:
Posta un commento